C.E.R. industria: la ricetta per il risparmio attraverso le comunità energetiche
C.E.R. Industria: come le Comunità Energetiche Rinnovabili possono ridurre i costi Energetici delle aziende
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L’avvio di C.E.R. (Comunità Energetiche Rinnovabili) nell’industria può aiutare le aziende in due modi fondamentali:
- il risparmio sui costi correnti dell’energia
- la promozione di una transizione energetica.
Il primo obiettivo è certamente il più pressante per le aziende, che devono confrontarsi con alte bollette e prezzi energetici in costante fluttuazione.
Considerando solo le imprese del settore terziario, l’Osservatorio Confcommercio Energia prevede che, nonostante le misure governative, nel 2023, la spesa energetica complessiva sarà superiore del 35% rispetto ai livelli pre-crisi. Negli ultimi tre anni, i costi energetici di elettricità e gas per le imprese del terziario sono aumentati significativamente, passando da 13,4 miliardi nel 2019 a 32,9 miliardi nel 2022.
Parallelamente, esiste una necessità nazionale di incrementare in modo significativo la produzione energetica da fonti rinnovabili. Adottare formule innovative che combinano la produzione energetica da fonti rinnovabili con l’intenzione di acquistare energia a prezzi più bassi, getta le basi per l’implementazione di C.E.R. industria, rendendola un’opzione molto interessante.
L’approccio per sfruttare questa opportunità può variare. Una possibile strategia implica la realizzazione di impianti fotovoltaici nelle aree adiacenti alle zone industriali locali, investendo personalmente nella loro costruzione e gestione. Le aziende potrebbero quindi beneficiare dell’energia prodotta a un prezzo inferiore (in misura variabile) a quello di mercato. Inoltre, le stesse aziende potrebbero decidere di far parte della comunità energetica rinnovabile, potenziata dalla presenza dell’impianto.
Comunità energetiche per l’industria: l’obiettivo è incentivare il fotovoltaico
L’idea originale di creare impianti di produzione dell’energia da fonti rinnovabili dedicati alle PMI, potrebbe essere il punto di partenza per un progetto innovativo. Il fotovoltaico è la tecnologia centrale su cui si baserebbe questo progetto: una fonte energetica che, nonostante la sua natura intermittente, offre enormi potenzialità in termini di duttilità installative. Può essere installata dove necessario ed è una tecnologia promettente e flessibile, capace di sostenersi senza la necessità di incentivi.
L’idea di creare c.e.r. industria mette l’accento sulla nostra volontà di essere un attore strutturato per gestire servizi energetici su larga scala. Questo include la capacità di realizzare impianti chiavi in mano, su misura, occupandosi di ogni fase del processo, dalla progettazione all’esecuzione e gestione, fino all’assistenza nella parte autorizzativa. L’obiettivo principale è costruire impianti fotovoltaici, offrendo servizi dedicati alle aziende e la possibilità di usufruire dell’impianto con un prezzo dell’energia ottimizzato.
Questo progetto si fa carico dell’investimento iniziale per la realizzazione dell’impianto, fornendo alle aziende un unico punto di contatto. Attraverso la formula SSPC (Sistemi Semplici di Produzione e Consumo), che permette di azzerare gli oneri di sistema, l’energia totalmente rinnovabile può essere fornita a un costo molto vantaggioso per le aziende.
Il business model proposto è in costante crescita: l’investimento, la progettazione e la costruzione dell’impianto sono gestiti dal progetto, mentre all’utente non resta che stipulare un semplice contratto di fornitura di energia e servizi, garantendosi un prezzo dell’energia più stabile, competitivo e fortemente scontato rispetto al prelievo dalla rete.
Il prossimo passo per creare C.E.R. per l’industria è attendere i chiarimenti normativi riguardo allo sviluppo delle CER (ne parliamo anche qui).
La visione del progetto C.E.R. industria
La visione del progetto c.e.r. industria è quella di realizzare impianti in aree industriali e di raggruppare le entità industriali locali o sotto la stessa cabina primaria.
A tal proposito, sono state condotte numerose discussioni con piccole e medie imprese, mettendo in luce l’opportunità di risparmiare dal 15% al 30%, a seconda della formula scelta, sull’energia prodotta.
Inoltre, queste imprese possono contare sull’opportunità di non dover sostenere l’investimento iniziale né gestire l’impianto, poiché tutto ciò è gestito dal team del progetto.
L’idea delle CER e le potenzialità del fotovoltaico
La formazione di C.E.R. industria sia una priorità prossima nel futuro. L’obiettivo del progetto c.e.r. industria è quello di realizzare impianti di dimensioni comprese tra i 500 kW e 1,5 MW che sono legati all’opportunità di vendere “energia in prossimità“, ovvero in un’area industriale (definita buffer zone, o zona tampone) vicina ai potenziali investitori. Una volta costruito l’impianto, il progetto propone servizi di vendita di energia con una formula reciprocamente vantaggiosa. Oltre al fotovoltaico, sono prese in considerazione anche soluzioni di storage e digitali per la gestione e il monitoraggio.
La sfida che il progetto intende affrontare è quella di portare il fotovoltaico nella fase di maturità, dopo la fase ‘adolescenziale’ vissuta con gli incentivi del conto Energia. Maturità che oggi non riguarda solo il livello tecnologico, ma anche il mercato visto che oggi non esiste un unico modo per rendere un investimento sostenibile, ma si può contare su molteplici componenti, tra cui la condivisione dell’energia all’interno delle comunità energetiche stesse.
Le comunità energetiche possano essere il primo esempio di servizi di rete prodotti dal fotovoltaico. Le C.E.R. industria possono contare su incentivi che dovrebbero essere considerati più come compensazioni che la comunità energetica fornisce alla rete di distribuzione, evitando la congestione, grazie al meccanismo di produzione e consumo immediato.
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