Tutto quello che devi sapere sul sistema di prezzo marginale dell’energia

Tutto quello che devi sapere sul sistema di prezzo marginale dell’energia

Cosa è, come funziona e quale influenza ha il prezzo marginale energia sulle nostre bollette? Ne parliamo in questo approfondimento!

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Nel complesso scenario del mercato energetico, la chiarezza sulle dinamiche di determinati processi è indispensabile per effettuare scelte oculate e ben informate. Uno dei meccanismi più cruciali è sicuramente il sistema di prezzo marginale dell’energia, che rappresenta un punto nodale nella definizione del prezzo dell’energia elettrica nel contesto europeo. Originato in Gran Bretagna nel 1989, questo sistema è nato con l’obiettivo primario di incentivare l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Infatti, nonostante le potenzialità sostenibili e pulite delle energie rinnovabili, queste avevano difficoltà a contrastare i prezzi dell’energia fossile, decisamente più competitivi all’epoca.

Però, il dinamismo e le continue evoluzioni del mercato hanno portato a nuovi equilibri. La crescente volatilità dei prezzi del gas e l’intrinseca insostenibilità del carbone hanno completamente modificato le vecchie dinamiche. Adesso, l‘energia derivata dalle fonti fossili rischia di diventare un onere nel contesto dei prezzi energetici. Questa situazione, unita all’imperativo di avviarsi verso un panorama energetico più sostenibile, solleva interrogativi sul prezzo marginale energia. Mentre il sistema marginale in passato puntava a supportare le fonti rinnovabili, oggi si profila la necessità di rivederne l’approccio, con una riflessione profonda a livello europeo.

È quindi cruciale per gli imprenditori, che ambiscono a soluzioni tanto sostenibili quanto economiche, comprendere queste tendenze. Il fotovoltaico si profila come l’opzione ideale per contrastare le crescenti oscillazioni dei prezzi energetici. Continuando con questa analisi, si avrà una panoramica completa sul sistema di prezzo marginale e su come il fotovoltaico rappresenti la strategia vincente per un domani energetico affidabile e verde.

Come funziona il sistema di prezzo marginale dell’energia?

Al centro delle dinamiche del mercato energetico, sia a livello europeo che italiano, si colloca un principio cardine nella definizione dei costi energetici: il sistema di prezzo marginale dell’energia. Questo meccanismo, spesso identificato come “pay-as-clear”, costituisce un elemento imprescindibile per decifrare le strategie di prezzatura dell’elettricità, influenzando direttamente le performance economiche delle imprese.

Ma di che cosa si tratta esattamente?

Ogni 24 ore, i produttori di energia indicano le quantità di elettricità che sono in grado di generare il giorno successivo, definendo dettagliatamente orari e tariffe. In Italia, il GME – ente responsabile della gestione dei mercati energetici dal 2004 – inizia ad acquistare l’energia fornita dai produttori, basandosi su previsioni di necessità energetiche, dando priorità a chi ha proposto tariffe inferiori. Quando la capacità delle centrali a costi ridotti viene esaurita, si fa ricorso a chi propone tariffe maggiorate, incrementando progressivamente fino a coprire integralmente la richiesta nazionale di energia. In conclusione, tutti i produttori vengono remunerati in base al prezzo dell’ultima offerta accettata, il prezzo marginale, che paradossalmente risulta essere il più elevato.

Da un punto di vista imprenditoriale, comprendere la logica di questo sistema marginale energia è cruciale nella definizione della struttura dei costi energetici. Dato l’incremento dei costi delle fonti fossili e le continue evoluzioni nel settore, le energie rinnovabili, con particolare enfasi sul fotovoltaico e alle C.E.R., si delineano come la risposta ideale. Queste garantiscono un costo prevedibile e vantaggioso, eludendo le fluttuazioni causate dal prezzo marginale energia. Pertanto, una pianificazione energetica attenta, con una forte attenzione al fotovoltaico, diventa la strategia per proteggersi da aumenti e assicurare un approccio sia sostenibile che economico all’energia.

Il rapporto tra sistema marginale e prezzo del gas

L’influenza del prezzo del gas sul sistema marginale non è un concetto da sottovalutare, specialmente per chi intende investire in energie rinnovabili e per gli imprenditori con una visione lungimirante. La domanda che sorge spontanea è: quanto incide effettivamente il prezzo del gas sul sistema marginale energia? Una questione che, nonostante la sua complessità, rivela aspetti fondamentali della gestione energetica.

Quando si analizza la fornitura di elettricità, le centrali basate su fonti rinnovabili come il solare ed eolico sono le prime ad intervenire, grazie ai loro bassi costi operativi e all’indipendenza dalle oscillazioni di mercato. Esse sono seguite da centrali idroelettriche, nucleare e, in ultima istanza, da quelle che utilizzano combustibili fossili.

Le centrali termoelettriche a gas, tuttavia, rappresentano l’anello più costoso della catena. La dipendenza dall’acquisto di gas, il cui costo ha registrato recentemente forti impennate, le rende particolarmente gravose. E a causa della logica del prezzo marginale, questa dinamica spesso si traduce in un costo elevato per l’intero sistema: tutti i produttori di energia, anche quelle più economici, vengono remunerate secondo l’ultima offerta quella più costosa per il consumatore perché legata al prezzo del gas.

Per questo motivo, la scelta di investire nel fotovoltaico, diventa un passo strategico. Questo permette di risparmiare sulle bollette e prendere parte alla transizione energetica, garantendo un approccio sostenibile ed economico all’energia, eludendo le incertezze legate al sistema marginale influenzato dal prezzo del gas. La visione di una Comunità Energetica Rinnovabile non è solo un’opportunità, ma un imperativo nel panorama attuale che amplifica i vantaggi offerti dal fotovoltaico.

I motivi dell’adozione del sistema di prezzo marginale e perché sarebbe opportuno rivederlo

Come è nato il sistema di prezzo marginale dell’energia e perché sarebbe opportuno rivederlo?

Queste domande meritano una profonda riflessione, soprattutto per chi desidera farsi avanti nel settore delle energie rinnovabili.

Nella sua genesi nel 1989, il sistema marginale energia era pensato come un sostegno per le energie rinnovabili. Il suo obiettivo primario era di dare spazio e competitività a queste fonti energetiche, all’epoca penalizzate dai costi d’installazione. Integrando le fonti rinnovabili nel mercato energetico, il sistema marginale assicurava loro una posizione di rilievo.

Tuttavia, i tempi sono cambiati. La struttura energetica, una volta dominata da centrali a carbone e gas, ha subito trasformazioni sostanziali. Mentre il prezzo marginale energia continua ad esistere, le sue fondamenta oscillano. La crescente dipendenza da combustibili fossili costosi e il declino del carbone hanno creato frizioni. In particolare, l’incremento dei costi del gas ha propulsato il prezzo marginale a livelli che spesso superano persino quelli delle energie rinnovabili. E ciò ha messo in luce un paradosso: un sistema creato per proteggere le fonti rinnovabili potrebbe ora renderle meno competitive.

È evidente che rivedere questo sistema marginale diventa una necessità impellente. D’altro canto, per privati e imprenditori, questo potrebbe essere il momento ideale per investire nel fotovoltaico, beneficiando di risparmi significativi sulle bollette e contribuendo attivamente alla transizione energetica.

Quali sono le possibili soluzioni da adottare per superare il sistema di prezzo marginale?

Fronteggiare le sfide poste dal prezzo marginale energia richiede soluzioni innovative e strategiche, soprattutto in un contesto di crescente incertezza del mercato. Centrale è la necessità di proteggere sia le famiglie che le imprese dalla volatilità dei prezzi. A livello europeo, in particolare a Bruxelles, sono state esaminate diverse proposte mirate a moderare gli effetti del rincaro energetico.

Il Price Cap: Un tetto ai prezzi d’importazione

Il Price Cap è una soluzione proposta per stabilire un limite massimo al prezzo del gas importato, prevalentemente dalla Russia. Si tratta di un meccanismo di salvaguardia che consente agli Stati di acquistare gas, purché il suo costo non oltrepassi una certa soglia economica.

Questo approccio, fortemente sostenuto in passato dall’ex Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha avuto una risposta variabile tra gli Stati membri. Mentre alcuni paesi esprimevano preoccupazioni, è emersa un’idea di compromesso: un tetto dinamico e temporaneo per il gas. Questa soluzione variabile, che si basa sulle tendenze globali del mercato energetico, sembra aver già influenzato positivamente il prezzo del gas.

Il disaccoppiamento del prezzo del gas da quello della luce: Una svolta strategica

L’Italia, rispondendo alle fluttuazioni del mercato energetico, ha proposto una misura audace: il disaccoppiamento del prezzo della luce da quello del gas. Grazie al Decreto Energy Release del 10 ottobre 2022, determinate categorie beneficiano di tariffe elettriche agevolate, garantendo una fornitura energetica a prezzi contenuti. Questa iniziativa, che ha riscosso l’attenzione anche a livello europeo, rappresenta un baluardo per le imprese più esposte alle variazioni dei prezzi energetici.

In questo scenario, le energie rinnovabili, e specialmente il fotovoltaico, emergono come una soluzione ottimale. Queste alternative rappresentano non solo una fonte di energia verde e sostenibile, ma anche una difesa strategica contro l’instabilità dei mercati energetici.

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