La fine dello Scambio sul Posto si avvicina!

La fine dello Scambio sul Posto si avvicina!

Il 31 dicembre 2023 è la data che segnerà la fine dello Scambio sul Posto e che lascerà il campo al Ritiro Dedicato e agli altri incentivi per le C.E.R.. Scopriamo di cosa si tratta

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Con l’articolo di oggi, vogliamo approfondire un tema che sta diventando sempre più rilevante: la fine dello scambio sul posto. Questo meccanismo, essenziale per privati e imprenditori che hanno scelto di investire in un impianto fotovoltaico, sta per arrivare al capolinea (ne avevamo parlato anche qui).

Lo scambio sul posto ha rappresentato una tappa fondamentale nella storia dell’energia solare in Italia, favorendo l’autoconsumo di energia e contribuendo alla crescita del settore. Tuttavia, la scadenza dello scambio sul posto è stata fissata per il 31 Dicembre 2023, portando con sé cambiamenti importanti per tutti gli attori coinvolti.

Sei un imprenditore o un privato che possiede un impianto fotovoltaico o sta considerando di installarne uno? È essenziale che tu sia al corrente di questo cambiamento. La fine dello scambio sul posto potrebbe influenzare le tue decisioni future e il modo in cui gestisci il tuo impianto.

In questo articolo, Valore Comunity ti fornirà una panoramica dettagliata sul tema, esplorando le implicazioni della scadenza dello scambio sul posto e illustrando le alternative disponibili. Dal scambio sul posto alla sua scadenza, vogliamo assicurarci che tu sia pienamente preparato per questa transizione.

Resta con noi per scoprire cosa significherà per te la fine dello scambio sul posto e come poter navigare in questo nuovo scenario energetico.

Lo scambio sul posto in breve

Lo scambio sul posto è stato un meccanismo cardine per incentivare l’energia fotovoltaica in Italia. Ma con la fine dello scambio sul posto in vista, è importante comprendere in dettaglio come funziona e cosa cambierà.

Lo scambio sul posto è un sistema che permette ai produttori di energia rinnovabile, come te, di immettere in rete l’energia non autoconsumata in rete  ricevendo un corrispettivo economico. In pratica, si tratta di una forma di compensazione per l’energia che produci ma non utilizzi immediatamente.

Il meccanismo dello scambio sul posto è gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici). A seconda delle dimensioni del tuo impianto fotovoltaico, il GSE stabilisce le condizioni e i limiti per l’accesso a questo servizio. Questo sistema ha permesso a molti di investire nella produzione di energia pulita, facilitando l’accesso all’energia rinnovabile e promuovendo la sostenibilità.

Tuttavia, è stato annunciato che la fine dello scambio sul posto è fissata per il 31 Dicembre 2023. Questo significa che, dopo tale data, non sarà più possibile aderire a questo meccanismo da giugno 2023. È quindi fondamentale che tu sia a conoscenza di questa scadenza dello scambio sul posto per poter pianificare il futuro del tuo impianto fotovoltaico.

In seguito alla fine dello scambio sul posto, il meccanismo che lo sostituirà è il cosiddetto Ritiro Dedicato. Nei prossimi paragrafi, approfondiremo in che cosa consiste questa alternativa e come può influenzare il tuo impianto fotovoltaico.

Cosa è e come funzionerà il meccanismo del Ritiro Dedicato?

In seguito alla fine dello scambio sul posto, il Ritiro Dedicato rappresenta la soluzione alternativa per la gestione dell’energia elettrica prodotta e immessa in rete dai produttori.

Ma cosa significa precisamente e come funziona questo nuovo meccanismo?

Il Ritiro Dedicato è una modalità semplificata che permette ai produttori, come te, di commercializzare l’energia elettrica prodotta e immessa in rete, attiva dal 1 gennaio 2008. In sostanza, l’energia prodotta dal tuo impianto viene ceduta al GSE che, in cambio, ti corrisponde un prezzo determinato per ogni kWh. I ricavi derivanti da questa vendita si sommano a quelli ottenuti dagli eventuali meccanismi di incentivazione, rendendo il Ritiro Dedicato una soluzione economica interessante.

Ecco i punti principali da tenere in considerazione:

  1. Il Ritiro Dedicato è disponibile per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili e non rinnovabili che rispettano specifiche condizioni di potenza e fonte energetica.
  2. Non possono accedere al servizio di Ritiro Dedicato gli impianti che beneficiano di una Tariffa Onnicomprensiva (incentivo + ricavo da vendita dell’energia), come ad esempio alcuni impianti fotovoltaici incentivati.
  3. Il Ritiro Dedicato non è compatibile con il servizio di Scambio sul Posto, quindi con la scadenza dello scambio sul posto sarà necessario valutare attentamente l’opzione più vantaggiosa per il tuo impianto.

Come produttore di energia rinnovabile, è importante che tu sia informato su queste novità e che tu sia preparato per la fine dello scambio sul posto. Il passaggio al Ritiro Dedicato può rappresentare una nuova opportunità per il tuo impianto fotovoltaico, contribuendo alla promozione di un futuro energetico più sostenibile.

l prezzo zonale orario

Il prezzo per il ritiro dedicato dell’energia è definito dall’Autorità per l’Energia (ARERA) che stabilisce che sia pari al prezzo zonale orario. Ma cos’è quest’ultimo?

Il prezzo zonale orario è il prezzo sul mercato elettrico che varia in base all’ora nella quale l’energia viene immessa in rete e alla zona di mercato in cui si trova l’impianto. In questo caso il gestore di rete trasmette le misure al GSE, che poi paga il corrispettivo di vendita in base al prezzo zonale orario. Questa definizione è importante dal momento che lo stesso prezzo viene applicato anche per calcolare le tariffe incentivanti delle comunità energetiche per i produttori di energia come puoi leggere qui.

Tuttavia c’è la possibilità di richiedere dei prezzi minimi garantiti per il Ritiro Dedicato che Arera solitamente stabilisce ogni anno. Tali prezzi riguardano tutti quegli impianti che:

  • producono energia da fonti rinnovabili, non sono non incentivati con altri meccanismi di remunerazione, ed hanno una potenza fino a 1 MW;
  • sono fotovoltaici, sono già incentivati con altri meccanismi di remunerazione la cui potenza è fino a 100 kW;
  • idroelettrici, incentivati, di potenza efficiente fino a 500 kW.

In questi casi Arera stabilisce un prezzo minimo che si basa sulla fonte rinnovabile che utilizzano gli impianti che vogliono accedere al Ritiro Dedicato. Su tale prezzo influisce anche la quantità di energia ritirata su base annua. Si tratta di un’opzione particolarmente conveniente come dimostra il fatto che viene scelta dalla maggior parte dei possessori degli impianti fotovoltaici che aderisce al ritiro dedicato.

Ma a quanto ammonta questo prezzo?

A titolo esemplificativo, nel 2022, il prezzo minimo è di 40,7 €/MWh. Pertanto coloro che aderiscono al Ritiro Dedicato quest’anno riceveranno circa 0,04 €/kWh di energia immessa in rete come prezzo minimo garantito.

Non preoccuparti se ti sembra poco. Come abbiamo accennato poco fa, questo incentivo è inglobato all’interno di quelli previsti dalle tariffe incentivanti delle comunità energetiche. Entrandone a far parte, potrai contare su di uno sconto sull’energia prelevata dalla rete elettrica nazionale che può arrivare anche a 0,17 €/kWh! 

Le differenze fra scambio sul posto e ritiro dedicato

In vista della fine dello scambio sul posto, è essenziale comprendere le differenze tra questo meccanismo e il Ritiro Dedicato. Questi due servizi, benché entrambi riguardino la gestione dell’energia prodotta dal tuo impianto fotovoltaico, presentano caratteristiche e modalità operative differenti.

Lo Scambio sul posto è un meccanismo di compensazione che prevede un conguaglio tra l’energia elettrica prodotta dal tuo impianto fotovoltaico e immessa in rete, e quella che prelevi per il tuo consumo. In pratica, l’elettricità prodotta in eccesso rispetto al tuo fabbisogno viene ceduta alla rete elettrica e successivamente ti viene “restituita” quando ne hai bisogno. Questo servizio ha rappresentato per molti anni un incentivo alla produzione di energia rinnovabile, ma con la fine dello scambio sul posto si apre un nuovo scenario.

Il Ritiro Dedicato invece non è un meccanismo di compensazione, ma di vendita dell’energia. L’energia prodotta dal tuo impianto e non consumata viene venduta direttamente al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che corrisponde un determinato prezzo per ogni kWh immesso in rete. Di conseguenza, non esiste più un “credito” di energia che ti viene restituito, ma piuttosto un guadagno economico derivante dalla vendita dell’energia in eccesso.

Ecco alcune differenze chiave tra i due meccanismi:

  1. Scambio sul posto: è un meccanismo di compensazione tra immissioni e prelievi. L’energia in eccesso viene “archiviata” nella rete e poi utilizzata quando necessario.
  2. Ritiro Dedicato: è un meccanismo di vendita dell’energia. L’energia in eccesso viene venduta al GSE che corrisponde un prezzo per ogni kWh.

La scadenza dello scambio sul posto rappresenta dunque una svolta per i produttori di energia rinnovabile. Per te che possiedi un impianto fotovoltaico o stai valutando di installarne uno, è importante essere informato e preparato a sfruttare le nuove opportunità che il cambio di scenario offre. Ricorda, il futuro energetico è in continua evoluzione e saperne di più ti consentirà di fare scelte più consapevoli e vantaggiose.

La fine dello scambio sul posto ed il passaggio la ritiro dedicato è più o meno conveniente per i produttori di energia come te?

Se stai pensando di installare un impianto fotovoltaico o sei già un produttore di energia, potresti chiederti se la fine dello scambio sul posto e il passaggio al ritiro dedicato siano più o meno convenienti per te. Questa è una domanda legittima e comprendere le implicazioni di questa transizione è essenziale per prendere decisioni informate.

Per comprendere quale soluzione sia più conveniente, è importante considerare diversi fattori.

Innanzitutto, devi valutare il tuo consumo energetico e le tue abitudini di consumo. Se i kWh prelevati dalla rete corrispondono approssimativamente a quelli immessi, lo scambio sul posto potrebbe essere la soluzione più adatta per te, specialmente se stai pensando a un impianto fotovoltaico per uso residenziale.

D’altra parte, se possiedi un grande impianto fotovoltaico non legato a un’utenza specifica, come ad esempio impianti con una potenza superiore a 200 kW, il ritiro dedicato potrebbe essere più conveniente. In questo caso, i vantaggi dello scambio sul posto sarebbero limitati, poiché l’energia scambiata con la rete sarebbe minima. Questa soluzione è particolarmente adatta per contesti aziendali, dove spesso si trovano impianti fotovoltaici di grandi dimensioni.

In conclusione, la scelta tra lo scambio sul posto e il ritiro dedicato dipende dalle tue specifiche esigenze e dal tipo di impianto fotovoltaico che possiedi. È importante valutare attentamente i tuoi consumi energetici, la dimensione dell’impianto e i vantaggi e svantaggi di entrambe le soluzioni. Per ottenere una valutazione più precisa e personalizzata, ti consigliamo di consultare esperti nel settore, come quelli di Valore Comunity, che possono offrirti una consulenza professionale e guidarti nella scelta migliore per massimizzare i vantaggi del tuo impianto fotovoltaico.

Pronto ad iniziare il tuo percorso verso l’indipendenza energetica avvalendoti del ritiro dedicato o dello scambio sul posto? Allora compila il modulo qui sotto con i tuoi dati ed aspetta la chiamata di un nostro operatore per ricevere tutti i dettagli!

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