I nuovi incentivi per le comunità energetiche rinnovabili
Facciamo chiarezza sui nuovi incentivi per le comunità energetiche
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E’ da diverso tempo oramai che stiamo parlando sempre più spesso di comunità energetiche rinnovabili. Questo perché il governo Italiano sta facendo di tutto per accelerare la transizione ecologica e quindi ciclicamente il dibattito intorno alle C.E.R. torna ad infiammarsi. Specie adesso che il caro bollette dovute al conflitto tra Russia e Ucraina impone di trovare nuove soluzioni al nostro fabbisogno energetico.
Anche noi abbiamo affrontato questi argomenti diverse volte all’interno delle pagine di questo blog spiegando dettagliatamente in cosa consistono le comunità energetiche, quali sono i vantaggi, gli incentivi dedicate ad esse e la normativa che le regola. Proprio sulle normative però sono emersi alcuni problemi visto che ancora mancano i decreti attuativi (scopri di più qui) che definiscono diversi importanti aspetti.
Ed è proprio in vista di questi decreti attuativi che molto probabilmente saranno previsti i nuovi incentivi per le comunità energetiche. Puoi scoprire di più in merito a quelli già in vigore cliccando qui.
Tra le novità più importanti di questi nuovi incentivi per le comunità energetiche c’è senza dubbio il fatto che prima riguardavano solo gli impianti fino a 200 kW, mentre adesso il raggio si amplia a quelli fino a 1000 kW. Qui di seguito abbiamo spiegato come dovrebbero funzionare questi nuovi incentivi e cosa cambia rispetto a quelli precedenti.
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I bandi per le comunità energetiche rinnovabili
Le caratteristiche dei nuovi incentivi per le comunità energetiche sono ancora in fase di definizione. Il Ministero della Transizione Ecologica ha infatti fatto sapere che in questi giorni sono in corso le consultazioni tecniche per definirli meglio. Tuttavia una cosa è certa: questi incentivi si applicheranno agli impianti di comunità energetiche con potenza fino a 1000 kW.
Il nuovo decreto del Mite avrà quindi l’effetto di potenziare il campo di applicazione degli incentivi rispetto a quanto previsto. In questo momento infatti solo le comunità energetiche più piccole potevano usufruirne ovvero quelle fino a 200 kW di potenza.
Nuovi incentivi alle comunità energetiche rinnovabili, facciamo il punto
Iniziamo subito con una buona notizia. Cittadini, autorità locali e PMI possono già realizzare comunità energetiche accedendo agli incentivi dedicati. Per il momento però questi incentivi si applicano solo agli impianti fino a 200 kW che sono realizzati nell’ambito di comunità energetiche o configurazioni di autoconsumo collettivo.
Le norme di riferimento
Prima di parlare dei nuovi incentivi per le comunità energetiche rinnovabili dobbiamo avere bene a mente quelli che sono i provvedimenti attualmente in vigore in Italia. Tali provvedimenti sono due:
- decreto Milleproroghe che, nel 2019, che di fatto ha anticipato quanto previsto dalla direttiva europea sulle energia rinnovabili
- recepimento di tale direttiva europea, la Red II, applicata in Italia con decreto 199/2021. In particolare, la trasposizione della direttiva europea sulla promozione delle energie rinnovabili ha definito una nuova regolamentazione degli incentivi per la condivisione dell’energia.
La direttiva Europea è stata recepita, però manca ancora il provvedimento attuativo delle misure previste dal decreto 199/2021. E’ proprio tale decreto attuativo ad avere il compito di definire i nuovi incentivi per le comunità energetiche o per gli impianti inseriti in configurazioni di autoconsumo collettivo di potenza superiore a 1 MW. Peccato però che i termini entro cui sarebbe dovuto essere adottato siano già scaduti.
Nel frattempo però è prevista l’applicazione del regime transitorio, quindi le regole stabilite a fine 2019 dal decreto Milleproroghe. Regole che sono state a sua volta dettagliate dal decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 16 settembre 2020.
I nuovi incentivi per le comunità energetiche quindi non sono al momento disponibili, anche se rimane comunque possibile accedere a quelli per li impianti alimentati da fonti rinnovabili di potenza complessiva non superiore a 200 kW.
Gli incentivi per le c.E.R. più piccole
In attesa dei nuovi incentivi per le comunità energetiche, ricapitoliamo brevemente qui di seguito quelli attualmente in vigore. In particolare, l’energia condivisa dagli impianti più piccoli, che non superano la soglia dei 200 kW, ha diritto ad un incentivo diviso in due componenti:
- 100 €/MWh per le configurazioni di autoconsumo collettivo;
- 110 €/MWh per le comunità energetiche rinnovabili.
A questi incentivi deve però essere aggiunta una tariffa di restituzione di circa 9 €/MWh sull’energia condivisa per valorizzare i benefici apportati al sistema. Tale importo rimarrà fisso per i 20 anni successivi.
Inoltre, all’incentivo sull’energia condivisa deve anche essere aggiunto e il prezzo medio dell’energia ceduta in rete tramite il ritiro dedicato o la vendita al mercato dell’energia. Pertanto sia con i vecchi che con i nuovi incentivi per le comunità energetiche potresti ottenere dei notevoli risparmi in bolletta.
I nuovi incentivi per le comunità energetiche più grandi ovvero quelle fino ad 1 MW
Il recepimento nella normativa italiana della direttiva Europea Red II sulle rinnovabili ha imposto di alzare l’asticella con dei nuovi incentivi per le comunità energetiche. Tali incentivi dovranno essere rivolti alle C.E.R. più grandi i cui impianti avranno una potenza che potrà arrivare anche fino a 1 MW.
Secondo la nota del Ministero della Transizione Ecologica dello scorso 11 ottobre, il decreto attuativo, dovrebbe arrivare prossimamente. Nella nota possiamo infatti leggere che:
“Sono in corso le consultazioni tecniche per definire gli incentivi per gli impianti di comunità energetiche con potenza fino a 1000 kW. Il nuovo decreto amplierà il campo di applicazione di quanto già previsto per le comunità più piccole”.
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